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iPad: tra pregi & difetti
aprile 2010 ↓ scarica pdf archivio >>

L’iPad, il nuovo oggetto del desiderio di Steve Jobs, arriverà nei negozi italiani a fine maggio. In ritardo di un mese sulla tabella di marcia. Questo a causa della super-vendita negli Usa, oltre 500 mila pezzi in una settimana. Così per fare fronte alle richieste interne l’azienda di Cupertino ritarda le consegne nel resto del mondo. Ma quanti ne venderà? Le stime della californiana iSuppli, specializzata in analisi di mercato, indicano in 7,1 milioni i pezzi che saranno venduti entro fine anno nel mondo. Una cifra destinata a superare i 20 milioni di esemplari entro il 2012. Per toccare con mano pregi e difetti dell’iPad, Corriere Economia ha testato uno dei primi esemplari arrivati nel negozio iStuff di Milano. Dove i curiosi, dopo essersi messi in paziente coda, lo possono già mettere alla prova e prenotare.

La prima sensazione, una volta tra le mani, è quella di toccare un oggetto gradevole. Bello, dal design accattivante. E’ sottile (13 millimetri) e leggero (680 grammi). Lo schermo da 9,7 pollici, molto luminoso, lavora con grafica in alta risoluzione. Le icone in stile iPhone aprono velocemente i programmi e la connessione Internet. Buona l’autonomia delle batterie, garantita dai tecnici Apple per 10 ore di funzionamento. Un punto di forza sono poi le migliaia di applicazioni e contenuti scaricabili dalla Rete. Primi tra tutti i libri digitali, ma anche giornali online e prodotti editoriali in genere. Una porta spalancata agli sviluppatori di contenuti didattici per scuola e formazione.

Questi, in sintesi i principali pregi rilevati “a caldo”. Tuttavia prima dell’acquisto sono d’obbligo altre riflessioni. Primo: il neo-nato di casa Apple non potrà sostituire l’operatività di un tradizionale notebook. Perché la tastiera virtuale che appare sullo schermo va bene per inviare e.mail, non per scrivere lunghi testi, né lavorare con programmi grafici. Inoltre manca una semplice porta Usb e la possibilità di inserire una memory card esterna. Secondo: l’iPad date le dimensioni non funziona certo da telefonino e vista la mancanza di una web-cam integrata riduce fortemente l’utilizzo di programmi per la comunicazione tipo Skype. Terzo: si tratta di un oggetto hitech fortemente legato al web. Perché fuori da una qualunque copertura wireless, sia essa una rete Wi-Fi piuttosto che la connessione 3G dell’operatore, rimangono attive solo le funzioni multimediali audio-video.

A questo punto la tavoletta digitale di Mr.Jobs si trasforma in uno sfizioso “giocattolo tecnologico”. Tra l’altro non a buon mercato. Perché tenendo conto della politica Apple messa in atto fino a oggi, i prezzi in euro per l’Italia saranno simili a quelli in dollari applicati in Usa. Non solo. In fatto di costi, bisogna fare attenzione al donwload delle applicazioni a pagamento. Perché è facile farsi prendere la mano e l’iPad potrebbe trasformarsi in un amico “caro” da mantenere. Per inciso, gli analisti di iSuppli hanno stimato in 260 dollari il costo di produzione.
Una cosa è certa: il mercato dei tablet-Pc con sistema multi-touch è destinato a incrementare rapidamente.

Tra i produttori decisi a dare battaglia ad Apple troviamo Hp. A gennaio a Las Vegas ha presentato Slate. Una tavoletta da 8,9 pollici con risoluzione 1024x600 pixel e acceleratore grafico. Integrerà una webcam da 3 Megapixel per videotelefonare. Cuore e cervello di Slate sono un processore Intel Atom e il software Windows 7. Per ora da Palo Alto i responsabili non indicano data di rilascio e prezzo. Ma i rumors del Web, parlano di vendite negli States entro l’estate a partire da 550 dollari.

Non potevano stare a guardare le due taiwanesi Acer e Asus, in alternativa propongono due “notebook reversibili”. Rispettivamente Aspire Timeline (699 euro) e EeePc Multitouch (499 euro), una via di mezzo tra tablet e notebook. Si tratta di schermi piatti da usare in modalità touch, basta però ruotarli di 180 gradi e compare una vera tastiera qwerty. Da Pc portatile. Il peso di entrambi supera il chilo e mezzo, con autonomia delle batterie di 8 ore. Per quanto riguarda Nokia, dalla Finlandia non trapela nulla di ufficiale. Ma dopo il lancio di due anni fa (senza troppo successo) del mini-tablet N810, adesso ci riprova con una tavoletta basata su sistema MeeGo, sviluppato con Intel. Uscirà in autunno. A seguire saranno i prodotti di aziende del calibro Samsung, Lenovo e Dell.

Infine Shenzhen Great Loong Brother, un’azienda cinese di computer, già da sei mesi ha messo sul mercato il P88 (prezzo 525 dollari), abbastanza simile all’iPad. Un tablet-Pc da 10 pollici che però supera il chilo di peso con autonomia limitata a un’ora e mezza. Curioso il fatto che i manager cinesi accusano l’azienda di Cupertino di averli copiati. Clonando il loro prodotto. E si riservano di intraprendere azioni legali.







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