Hitech 2011: Nuvole & Facebook
gennaio 2011
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Dopo l’abboffata dei prodotti natalizi, che cosa dobbiamo aspettarci per l’hitech 2011? Facile prevedere l’ascesa dei dispositivi mobili venuti alla luce a metà dello scorso anno, come tablet e smartphone di ultima generazione. Strumenti tecnologici che cambieranno le nostre abitudini, perché per cercare informazioni e scrivere documenti basterà sfiorare schermi luminosi in “punta di dito”.
Già si aspettano, annunciati alla quattro giorni del
Ces di Las Vegas (Consumer Electronic Show) concluso ieri, computer e tavolette touch da comandare con la voce e gestire tramite sistemi biometrici. E si prevede un’annata doc sul fronte cloud computing. Chiuso un 2010 in cui a farla da padrone sono state le applicazioni business, adesso si affacciano prodotti e servizi rivolti all’utenza domestica. A partire dalla memorizzazione di documenti, fotografie e film direttamente sul web. Così, abbandonati hard disk e chiavette Usb, disporremo dei nostri contenuti multimediali “sempre e in ogni luogo”. Basterà accedere a una connessione Internet in banda larga.
Grande spazio al mondo dei Social Network, capeggiati dai soliti Facebook con oltre 500 milioni di utenti e Google con un motore di ricerca potenziato. E poi
l’effetto Twitter e Wikileaks, le web-community destinate a trasformare i rapporti tra governanti e governati. Così, per conoscere tendenze e previsioni sui prodotti e servizi hitech che ci accompagneranno nel corso dell’anno, Corriere Economia ha intervistato due personaggi di primo piano della Rete. Il massmediologo
Derrick de Kerckhove che da tre decenni si occupa dei rapporti tra cultura e tecnologia. E il genovese
Vittorio Viarengo, che da 14 anni vive e lavora in Silicon Valley in stretto contatto con le novità informatiche. Ecco che cosa prevedono per i prossimi 12 mesi.
INTERVISTA A VITTORIO VIARENGO
Figlio di un panettiere genovese, fa parte dell’esercito dei cervelli in fuga verso la Silicon Valley. L’avventura di Vittorio Viarengo (44 anni) inizia in uno scantinato di corso Dogali a Genova, dove a 24 anni, sviluppa con un compagno della facoltà di ingegneria informatica un programma per il Cern di Ginevra. Nasce così ViVi software, una società che suscita l’interesse dell’americana Object Design. Viene acquisita e così nel 1997 Vittorio si trasferisce a Boston con la moglie Paola. L’anno successivo si ritrova a scalare i vertici dell’azienda. Seguono altri incarichi in società hitech. A Seattle con Bea Systems crea una piattaforma Java. Mentre in Oracle gestisce il team delle applicazioni per dispositivi mobili. Da marzo 2009 si occupa di cloud computing nella californiana Vmware (6600 dipendenti). E’ vicepresidente per lo sviluppo di prodotti desktop.
Quali tecnologie hitech rimarranno e traineranno il 2011?
«Proseguiranno i trend dello scorso anno: iPhone, sistemi Android, tablet e Facebook per citarne alcuni. Ci lasceremo alle spalle i Gps stand alone, cioè quelli mono-funzione. Poi dovremo abituarci a un mondo digitale dove Windows diminuirà di importanza. Perché a prendere il sopravvento saranno le applicazioni mobili rivolte al web».
Chi vincerà la battaglia tra Apple e Google? Quali altri competitor sono all’orizzonte?
«Il confronto non si risolverà nel 2011. Vedo Android crescere più velocemente di iOS, il sistema operativo di iPad e iPhone. Ma Apple avrà una posizione dominante in ambito musicale e multimedia con iTunes. Google, invece, vincerà ancora come motore di ricerca. Mentre la battaglia tra i due colossi si sposterà nel campo della Web-Tv. Dal punto di vista della concorrenza Facebook risulterà il sito più visitato al mondo, con una crescita di 2 milioni di utenti al mese. A differenza di Google dove l'utente lancia una ricerca e poi lo abbandona per accedere al sito di interesse, gli utenti di Facebook passano ore a condividere abitudini, preferenze musicali, sociali e culinarie. Un patrimonio immenso per la pubblicità online».
Che fine faranno netPc e notebook, saranno sostituiti dai tablet?
«Si. Saranno sostituiti da portatili super leggeri tipo Apple Air, tablet e laptop. Questi ultimi daranno un grosso scossone al mondo dei portatili perché oggi sia in azienda che nella vita privata utilizziamo applicazioni web e strumenti di collaborazione. Per questo tipo di attività non servirà un sistema operativo come Windows o Mac, bensì un semplice web browser come quello fornito da Google Chrome».
La tecnologia touch degli smartphone prenderà il sopravvento sui cellulari con tastierina?
«Non nel 2011. Bisognerà aspettare l’avvento di massa di tecnologie per il riconoscimento vocale. Fino ad allora esisteranno smartphone con tastiera interne o esterne da associare a tablet e telefoni come succede oggi con l'iPad».
Il 2010 è stato l’anno del cloud computing, ma affidarsi alla nuvola informatica comporterà problemi di sicurezza e privacy?
«Le preoccupazioni per la privacy esistono, ma il trend del could computing continuerà ad accelerare. Il 2010 è stato l'anno decisivo, ma nel 2011 i servizi cloud avranno ripercussioni pratiche. Le società che forniscono software aziendale continueranno a crescere, come ad esempio Salesforce.com, SuccessFactor e NetSuite. Invece per gli utenti privati il proliferare di tablet e smartphone creerà un terreno fertile per applicazioni come Dropbox.com per sincronizzare i dati e Mozy.com per il backup online».