IL MONDO: Valle d'Aosta
ottobre 2009
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SCIVOLANDO SULLA CRISI
Valdostano doc, colonna portante dell’Union Valdòtaine. E’ il dinamico
Augusto Rollandin, classe 1949. Da luglio 2008 presidente della Regione Val d’Aosta. Lui i problemi del territorio e dei suoi 126 mila concittadini, sparsi in 74 comuni, li conosce bene.
Presidente quali priorità state mettendo in atto nel piano regionale?
«All’attuazione del programma di governo presentato alle elezioni 2008, si è sommata l’esigenza di contrastare la crisi economica. Una situazione che richiedeva interventi immediati, condivisi dal mondo imprenditoriale, politico e sindacale. Così ci siamo mossi, aprendo tavoli di confronto che hanno visto la nascita della legge gennaio 2009, per mettere in atto concrete misure per imprese e famiglie».
In ambito sociale siete tra i primi a partire con il prestito d'onore, ci spiega come funziona?
«Abbiamo introdotto aiuti che prevedono atteggiamenti di reciprocità e scambio tra singoli e comunità, in modo da superare l’approccio meramente assistenzialista. Gli interventi sono di due tipi: il microcredito prevede che i cittadini si rivolgano a operatori territoriali ed Enti locali per realizzare progetti dedicati. E poi il “prestito d’onore”. Un persona può accedere a prestiti erogati senza coinvolgere operatori territoriali. Così sarà possibile ottenere piccole cifre, in cambio della disponibilità di mettere a servizio della comunità parte del tempo libero, per svolgere attività con ricaduta sociale».
La Val d'Aosta è sinonimo di turismo, che cosa state facendo per attirare turisti italiani e stranieri?
«Da quest’anno ci siamo dotati di un piano triennale marketing, per elaborare strategie adattabili alle diverse esigenze. Poi è stata pensata la nuova offerta “chi si ferma è premiato”. Consente di soggiornare in alberghi convenzionati e sciare a prezzi scontati. Invece per farci conoscere fuori Valle saremo presenti a fine ottobre al British ski di Birmingham, al Metro Ski Show di Londra e Skipass di Modena».
Presidente Rolladin quali sono le prossime sfide che affronterà?
Stiamo affrontando una serie di situazioni delicate, dalla crisi economica al piano di rilancio della Casa da gioco di Saint-Vincent, dalla fine del regime di agevolazioni fiscali sui carburanti al piano regionale del lavoro.
ACQUA & ENERGIA. AFFARI AL CARBON BIANCO
Alla domanda: «qual è la prima fonte energetica della Val d’Aosta» la risposta appare scontata. L’acqua. Perché da sempre chi governa, pone attenzione allo sfruttamento delle risorse idriche, ma anche alla loro salvaguardia. Basta pensare che documenti del 1200 attestano la costruzione di canali artificiali, i rus, per la distribuzione dell’acqua a fini irrigui.
Il gruppo Cva (Compagnia valdostana delle acque)
Le risorse idriche delle Valle già a metà ‘800 vennero definite “carbone bianco”. Una materia prima da sfruttare per generare energia per gli scopi civili e industriali del territorio, ma anche trasformare in fonte di reddito se esportata nelle altre regioni del paese. In questo contesto si muove il Gruppo Cva, la Compagnia valdostana delle acque. Il Gruppo risulta infatti il maggiore produttore di energia idroelettrica della Valle con 2,7 TeraWatt/h venduti sul mercato regionale e nazionale. Adesso dalla sede di Chatillon si guarda con interesse anche alle altre fonti rinnovabili. In particolare al fotovoltaico, termico ed eolico. Con l’avvio delle prime installazioni in Lombardia e Sud Italia.
Ma l’acqua, bene essenziale e strategico può diventare una spada di Damocle se riferita al problema idrogeologico, emerso in modo drammatico dopo l’alluvione dell’ottobre 2000. Ecco perché Comuni e Regione si sono dotati di un efficiente sistema di previsione meteo, nonché nuovi sistemi per la protezione civile regionale compresi i piani di emergenza. Ma si opera anche in modo preventivo, studiando vincoli di edificabilità e interventi sul territorio. L’obiettivo è uno: offrire maggiore sicurezza alle valli.
Anche in materia di gestione rifiuti urbani, il Governo regionale ha voluto privilegiare un approccio improntato alla sostenibilità ambientale.
«Ecco perché abbiamo deciso di non realizzare il termovalorizzatore – spiega Manuela Zublena assessore territorio e ambiente - in quanto si tratta di una tecnologia poco flessibile rispetto alle politiche di riduzione dei rifiuti e alle dimensioni in termini di impatto ambientale». Un approccio che interpreta quanto stabilito dall’Unione Europea, che stabilisce una precisa gerarchia nelle azioni. Al primo posto viene la prevenzione, cui seguono il riutilizzo, il riciclo, il recupero energetico e infine il conferimento in discarica. Ecco perché in Valle viene data priorità ai nuovi sistemi di gestione rifiuti.
Grand Combin: per i rifiuti basta la card
L’esempio concreto arriva dalla Comunità montana del Grand Combin. Da due anni ha avviato in via sperimentale la raccolta differenziata nei tre comuni di Bionaz, Oyace ed Etroubles. «L’esito positivo ha permesso di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 55% - spiega Corrado Jordan presidente della Comunità - contro il 38% dei restanti 8 comuni, che dal prossimo mese passeranno all’attivazione completa». Oltre al rispetto ecologico, il cittadino trova un incentivo nel risparmio economico. Infatti con le nuove modalità di calcolo tariffario a carico degli utenti, questi pagano solo per quanto consumano.
Questo grazie all’utilizzo di una tessera elettronica nominativa. Così i contenitori in strada, di capienza maggiore rispetto ai tradizionali, durante la fase di svuotamento “identificano” l’utente e gli attribuiscono il giusto quantitativo di rifiuti. Inoltre i sensori elettronici di “contenitore pieno” riducono la frequenza di raccolta dei camion. Nonché il trasferimento verso i centri di smistamento.
TURISMO: IMPIANTI IN RISALITA
Ammontano a oltre 1,3 milioni i turisti che hanno trascorso le vacanze estive 2009 in nelle località della Valle. Un patrimonio, quello turistico, che lo scorso anno ha fatto segnare oltre 3 milioni di presenze. Con l’imbarazzo della scelta di camminate tra i boschi, permanenze nei rifugi e discese con sci in alta quota. Oltre ad alloggiare in seconde case di proprietà, alberghi e residence, adesso vanno di moda agriturismo e Spa. Un nuovo trend per conoscere le attrattive della Valle immersi nella natura. Rilassandosi poi in un bagno caldo a fine giornata. Ma per milanesi e piemontesi, da soli rappresentano il 52% del mercato turistico, adesso è in arrivo la stagione invernale.
Con un’offerta di 170 impianti di discesa, per 900 chilometri di piste incontaminate. Diverse le novità in arrivo. «Perché la Val d’Aosta è una regione dove si può riascoltare il silenzio della natura - dice l’assessore Aurelio Marguerettaz – per riposare e recuperare le energie ritrovando se stessi».
Compresorio sciistico del Monterosa
Monterosa Ski è tra i maggiori comprensori sciistici delle Alpi. Si sviluppa dal massiccio del Rosa, abbracciando le valli di Ayas, Gressoney e Alagna. Con 31 impianti di risalita, 180 chilometri di tracciati e il 95% di piste coperte da innevamento programmato. Secondo il presidente Daniele Fassin: «per la stagione 2009-2010 puntiamo sull’innovazione impiantistica e un’ampia offerta per venire incontro alle diverse esigenze dei turisti». Come il nuovo impianto di collegamento Passo dei Salati-Indren per arrivare sul ghiacciaio a 3275 metri in meno di 5 minuti. Una distanza coperta da un modello funifor (funivia di ultima generazione), che consente agli sciatori di raggiungere un paradiso di neve fresca. Particolare attenzione all’ambiente viene dai sistemi di generazione energetici da fonti rinnovabili (fotovoltaico) abbinati a un sistema di riscaldamento a pavimento in grafite.
Cervino e natura
Novità anche per Cervino Spa, storica azienda funiviaria del 1934, il cui pacchetto di maggioranza è stato acquisito dalla Regione nel settembre 2008. Si tratta della nuova seggiovia Pancheron in funzione da questi giorni. Un impianto hitech con portata oraria di 3 mila persone su dislivello di 512 metri. Oltre a consentire agli appassionati di sfruttare l’ampia zona sciabile del Cretaz ai piedi del Cervino, consentirà l’accesso alle piste alte dal centro paese, con rapidi tempi di risalita. Ci sono vantaggi anche per natura e ambiente. Grazie al rafforzamento delle linee funiviarie di Breuil-Cervinia gli operatori prevedono una sensibile diminuzione del traffico locale di auto e navette.
Pré-Saint-Didier, calde terme sotto la neve
Per chi vuole godersi una giornata di relax e benessere, niente di meglio che una sosta alle terme di Pré-Saint-Didier. A pochi chilometri da Courmayeur e La Thuile, con vista diretta sul monte Bianco. Già note in epoca romana per le acque naturali che sgorgano alla temperatura costante di 37°. La struttura originaria dell'800 è stata da qualche anno ampliata e dotata di servizi termali: piscine interne ed esterne. Con saune e zone relax, sala massaggi e area fanghi. Suggestive durante il periodo invernale le tre piscine all’aperto che offrono ai più coraggiosi una “salubre” camminata sulla neve prima di tuffarsi nell’acqua calda. Per chi volesse passare un Capodanno diverso dal solito, è prevista una “sensorynight” all’insegna di relax ed enogastronomia. Con buffet del bistrot Quinson. Un ristorante di qualità del panorama valdostano, stellato Michelin.
Mercato immobiliare in VdA
Nonostante il calo nazionale delle vendite (-2,8%), gli esperti dell’Ufficio Studi Tecnocasa confermano che il mercato immobiliare in Valle mantiene le posizioni del 2008. Niente flessioni nei settori turistico (taglio medio 45-50 mq) e residenziale (70-80 mq), anche per le piccole agenzie come
Petite Maison che punta sul sito e le nuove tecnologie web. «Le offerte vengono incontro alle diverse esigenze degli acquirenti – spiega Carloalberto Borio, uno dei soci - dagli economici monolocali vicino alle piste da sci, a lussuosi chalet e rustici in pietra e legno in località di prestigio».