Dream Htc, cellulare & cuore Android
settembre 2008
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Conto alla rovescia per il lancio del Googlefonino. Blog e siti specializzati lo annunciano a breve. Il Wall Street Journal ha anche indicato data e luogo: 23 settembre a New York. Ma la vendita al pubblico, rivela l’autorevole testata Usa, arriverà a fine ottobre. A presentare il primo apparecchio con sistema Android sarà T-Mobile. L’operatore tedesco ha puntato su HTC Dream equipaggiato con Android. Il sistema, o meglio la piattaforma, proposta da Sergey Brin e Larry Page, i fondatori di Google. A cui hanno aderito una trentina di produttori mondiali dell’elettronica. Uno solo l’obiettivo. Erodere quote agli smartphone Nokia Symbian, che i dati Gartner (secondo trimestre 2008) posizionano al 57% di mercato. Ma anche al blasonato BlackBerry (17%) distintosi per portare la push e.mail nelle tasche di chi è in movimento. Android sarà anche un’alternativa all’Apple iPhone (2,8%) e Microsoft Windows Mobile (12%). Il vantaggio per gli utenti? Accedere a migliaia di applicazioni web sviluppate con free software. Cuore e linfa di Android.
Per scoprire Dream inutile interpellare il quartiere generale HTC a Taipei e neppure i teutonici esperti di T-Mobile. Tutti hanno bocche cucite e ripetono stringati “no comment”. Puntano sull’effetto sorpresa. Invece le prime informazioni, disponibili online, arrivano dalla Federal Communications Commission (Fcc), l’ente americano che certifica i cellulari. Le dimensioni di Dream sono 115x55x16 millimetri. Dunque lievemente più stretto, ma più spesso, dell’iPhone (115x61x11). Lo schermo rettangolare da 3,5 pollici è rigorosamente in tecnologia touch. Così icone e menù gestiti in modalità dinamica si spostano con il semplice movimento delle dita. Grazie poi all’accelerometro basta una rotazione del polso per girare il desktop sullo schermo. Un’altra novità riguarda la tastiera a scomparsa, con cinque fili di tasti. Sarà apprezzata dagli utenti che potranno finalmente scrivere lunghi testi, inviare e.mail e Sms. La fotocamera integrata da 3,1 Megapixel consentirà poi di scattare foto e girare video clip in alta qualità. Da “postare” in tempo reale su YouTube.
Ma il punto forte di Android riguarda l’open software con cui è equipaggiato. Un cuore Linux 2.6 contornato da applicazioni Java. Spiega Alberto Noseda, esperto di architetture software della torinese Reply: «un’interfaccia semplice da usare, grazie alla quale qualunque programmatore può sviluppare nuove soluzioni in tempi brevi». Mettendole a disposizione su Internet. Come è avvenuto per i 10 vincitori del concorso lanciato da Google, che ad ognuno ha dato 275 mila dollari. Interessanti le proposte: dal sistema di prenotazione del taxi più vicino, grazie al Gps, alle regolazioni automatiche del telefono. Non mancano programmi per condividere informazioni con la propria community e sistemi di localizzazione gestiti da Google Maps. Interessante la rilevazione dei codici a barre degli alimenti ripresi dalla fotocamera integrata. Insomma: strada aperta per portare il Web 2.0 in mobilità, come facciamo seduti alla scrivania con il Pc. Nessun dubbio per la scelta del browser. Lo stesso Brin a inizio settembre ha chiarito: «gli utenti Android avranno a disposizione un navigatore Internet con la stessa interfaccia di Google Chrome».
Prezzi ufficiali per ora non trapelano. Ma i rumors di rete indicano che costerà meno dell’iPhone. Cifra base attorno a 200-250 dollari, da abbinare poi ai piani tariffari degli operatori. E la speranza non venga monopolizzato da questi ultimi. I punti deboli del Gphone? La prima versione non integrerà l’interfaccia Bluetooth. E questo è un problema perché limita lo scambio di informazioni con altri dispositivi elettronici. Ricordiamo poi che Android necessita di una rete Umts per connettersi a Internet in alta velocità. In caso di “fuori copertura”, avremo tra le mani un semplice cellulare.
GRAFICA - LE CARATTERISTICHE BASE DI ANDROID HTC DREAM
Schermo: full touch da 3,5 pollici
Tastiera: a scomparsa “qwerty” con tasti su 5 righe
Fotocamera: da 3,1 Megapixel
Sistema operativo: Linux 2.6, con applicazioni Java
Processore: Qualcomm da 528 Mhz, con memoria interna da 1 GB
Browser: una prima versione light di Opera, poi Google Chrome
Connessioni: Gsm, Gprs, Edge, Cdma, Umts, Wi-Fi
Dimensioni: 115 x 55 x 16 millimetri
TRE VANTAGGI & TRE SVANTAGGI
1) sviluppo di migliaia di applicazioni grazie all’open software
2) è prevista l’apertura al Web 2.0 con connessioni dirette a Blog e community
3) completa integrazione con Google Maps, gestione di sistemi georeferenziati
1) inserimento della pubblicità durante ricerche e navigazione web
2)la prima versione non integrerà Bluetooth, inoltre è necessario la copertura Umts per avere Internet veloce
3) da decidere se l’utente sarà vincolato a piani tariffari blindati per 12-24 mesi