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L'ufficio dà battaglia sulla nuvola
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CORRIERE ECONOMIA - 11 febbraio 2013

Microsoft crede sempre di più alla nuvola informatica, così arricchisce l’ecosistema software con una new entry. Dopo il lancio lo scorso ottobre di Windows 8, il sistema operativo con mattonelle digitali che permette di lavorare con la stessa interfaccia su computer, tablet e smartphone, adesso è la volta di Office 365 Home Premium. Punta dell’iceberg dei programmi per la “produttività individuale”. Va ricordato che i prodotti Office utilizzati fino a oggi nel mondo superano il miliardo. Li usiamo ogni giorno per scrivere testi con Word, elaborare tabelle di calcolo Excel e creare presentazioni grafiche in Power Point.

Dal nome, il nuovo Office potrebbe sembrare uno dei periodici aggiornamenti. Ma non è così. Perché con il rilascio del 29 gennaio l’azienda di Redmond ha deciso di compiere il grande balzo sul cloud. Proponendo Office 365 non più come un insieme di programmi da scaricare su Pc, bensì come un servizio da fruire sulla nuvola informatica. L’obiettivo: «contrastare la rivale Google sul suo territorio preferito».

Tante le novità in campo. La prima riguarda le modalità di acquisto e installazione. Niente più scatole, né Dvd per caricare i programmi nella memoria del Pc. Adesso si fa tutto online, sfruttando le potenzialità del web. Basta creare un account Microsoft per essere subito operativi. Il prezzo di 99 euro comprende l’abbonamento annuale, con licenza valida per 5 dispositivi (fissi e mobili) del nucleo famigliare.

Dal momento in cui si diventa “clienti” della nuvola informatica i file di lavoro, le fotografie e i film vengono archiviati nella memoria virtuale da 20 GB di SkyDrive. Nella quale, se l’utente ha necessità, trovano posto anche altri file presenti nell’hard disk del computer. Con vantaggi in termini di occupazione dello spazio di memoria, disponibilità e tempi per il recupero delle informazioni.

In un recente sondaggio condotto da Microsoft su 10 mila utenti in 20 paesi del mondo, oltre l’80% ha dichiarato che potrebbe risparmiare almeno un’ora al giorno se fosse meglio organizzato nel lavoro. Il nuovo Office è progettato proprio per incrementare la produttività individuale, beneficiando di maggiore flessibilità nel gestire i file. «Condivisione e collaborazione online – spiega Vieri Chiti, direttore della divisione Office di Microsoft Italia – sono le parole chiave che agevolano gli utenti nell’operare sul web con altre persone. Con la gestione sicura dei dati».

SkyDrive consente infatti una duplice modalità operativa. Ogni utente decide quando un documento può essere letto da altre persone, oppure se dare la possibilità di modificarne i contenuti. Come per ogni nuovo servizio cloud, Office 365 Home Premium non è esente da limitazioni. Per prima cosa, va ricordato che bisogna attivare un collegamento Internet (meglio in banda larga) per computer, tablet e smartphone. Attenzione poi ai file creati sulla “nuvola” con elementi grafici e formule nel caso di Excel. Potrebbero non funzionare al cento per cento quando si aprono con versioni precedenti di Office.

Resta infine qualche perplessità sul costo della licenza, che per molti potrebbe essere percepito come un canone annuale. Per fortuna l’azienda guidata dal vulcanico Steve Ballmer, come già accaduto in passato, ha un occhio di riguardo per studenti e professori universitari. A loro viene riservata una licenza a 79 euro con validità quattro anni.

Basterà tutto questo per convincere gli utenti Google, che da tempi non sospetti, crede ai documenti condivisi via Internet? Bisogna andare indietro al 2006, anno in cui acquisì Writely, un word processor progettato per lavorare sul web da Upstartle, una piccola startup californiana. Si trattava di un elaboratore di testi già capace di interagire online con file Word. Poi è nato Google Docs, ribattezzato lo scorso anno Google Drive. Adesso l’azienda di Mountain View mette a disposizione gratuita uno spazio virtuale di 5 GB, dove gestire file e documenti, da scaricare e condividere in mobilità su dispositivi Android.

Non solo. I softwaristi di Larry Page stanno lavorando ad una app che consentirà di accedere ai file anche da sistemi iOs. Dunque un’apertura verso il mondo Apple. Saranno sufficienti queste contromisure per contrastare il nuovo Office Microsoft? E’ presto per dirlo. Ma una cosa è certa, per ora a trarne vantaggio sono gli utenti. Per loro aumentano i servizi della “nuvola”.

twitter @utorelli






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